Lavoro e previdenza
L’Avvocato Antonella Pedone fornisce assistenza legale nell’ambito del diritto del lavoro e della previdenza.
Le principali problematiche affrontate dallo Studio riguardano l’impugnazione del licenziamento, il recupero delle differenze retributive non corrisposte dal datore di lavoro, e l’accertamento del rapporto subordinato (in caso di lavoro “nero”).
Per il settore previdenziale, lo Studio è esperto in ricorsi contro l’INPS per il riconoscimento della pensione e delle prestazioni assistenziali (accompagno, invalidità, disoccupazione, etc.), nonché per l’impugnazione dei provvedimenti con cui l’INPS revoca i benefici e chiede il rimborso degli arretrati.
Licenziamento
Il licenziamento può essere impugnato entro 60 giorni.
Si tratta di un termine perentorio: una volta scaduto, il lavoratore non potrà più contestarne la validità (salvo rarissime ipotesi).
In caso di impugnazione tempestiva, il lavoratore potrà ottenere il risarcimento dei danni e, in alcuni casi, anche la reintegrazione nel posto di lavoro.
Recupero differenze retributive
Se il datore di lavoro non paga gli stipendi arretrati e/o la liquidazione, è possibile procedere al recupero coattivo delle spettanze dovute.
È opportuno verificare gli importi dovuti, soprattutto quando non vengono consegnate le buste paga.
A tal fine, lo Studio si avvale di propri consulenti per il conteggio delle differenze retributive e del TFR da corrispondere.
Qualora non si riesca a raggiungere un accordo con la controparte, è sempre possibile procedere in Tribunale per ottenere un titolo esecutivo (sentenza o decreto ingiuntivo, a seconda dei casi) e procedere poi al pignoramento.
Accertamento del lavoro irregolare
Nel caso di lavoro irregolare (“in nero”), è possibile chiedere al Tribunale l’accertamento del rapporto subordinato e il pagamento delle differenze retributive.
Questo consente anche la regolarizzazione dei contributi non versati e/o il risarcimento dei danni.
Ricorsi pensionistici
Se l’INPS non riconosce il diritto alla pensione o altre prestazioni previdenziali o assistenziali, è possibile presentare ricorso in Tribunale.
Questo sia nel caso in cui l’INPS abbia del tutto omesso di rispondere all’istanza nei termini di legge, sia nel caso in cui abbia emesso un provvedimento esplicito di rigetto.
La stessa tutela è riconosciuta nel caso in cui l’INPS emetta un provvedimento di revoca della prestazione, con richiesta di rimborso degli arretrati già corrisposti (che spesso sono somme piuttosto elevate).