L'arresto in flagranza per spaccio di sostanze stupefacenti non è sufficiente per determinare la revoca del permesso di soggiorno.
Questo è quanto stabilito dal TAR del Lazio, sezione di Latina, con sentenza del 23 maggio 2017, n. 324, secondo cui il semplice arresto non è un elemento di valutazione ai fini di una prognosi di pericolosità sociale che può seguire unicamente ad una condanna, anche non definitiva.
Inoltre, anche nell'ipotesi di condanna penale, è comunque necessario considerare complessivamente più elementi, quali la durata del soggiorno nel territorio nazionale nonchè l'inserimento sociale, familiare e lavorativo dello straniero (per cui la stessa condanna potrebbe risultare insufficiente per determinare la revoca del permesso di soggiorno).
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