Chi può chiederlo
Il permesso di soggiorno per attesa cittadinanza può essere chiesto:
- dagli stranieri già titolari di altro permesso di soggiorno
- dai richiedenti la cittadinanza iure sanguinis o per riacquisto
Al riguardo, l'art. 11 del d.P.R. 394/1999 prevede infatti che il permesso di soggiorno viene rilasciato “per acquisto della cittadinanza o dello stato di apolide, a favore dello straniero già in possesso del permesso di soggiorno per altri motivi, per la durata del procedimento di concessione o di riconoscimento”.
A rigor di legge, quindi, il permesso di soggiorno per attesa cittadinanza presuppone che lo straniero sia già in possesso di un permesso di soggiorno per altro motivo, di cui chiede la conversione.
Tuttavia, nella prassi, si sono sviluppate delle interpretazioni estensive che consentono in alcuni casi il rilascio del permesso per attesa cittadinanza anche agli stranieri non titolari di altro permesso.
In particolare questo è possibile nei casi di domanda di cittadinanza iure sanguinis o per riacquisto, in quanto in tali ipotesi l'ingresso e la permanenza in Italia rappresentano una condizione per poter esercitare il proprio diritto ad ottenere il riconoscimento della cittadinanza.
Il problema è sorto a seguito della entrata in vigore della Legge n. 68/2007, che ha soppresso i permessi di soggiorno di breve durata (quali erano ad esempio quelli per motivi di turismo).
Dal 16 febbraio 2007, dunque, il rilascio del permesso di soggiorno per motivi turistici non è più avvenuto ed è stato sostituito da una dichiarazione di presenza sul territorio italiano (per gli stranieri che provengono da Paesi che non applicano l'Accordo di Schengen, la dichiarazione si intende assolta al momento dell'ingresso in frontiera, ove è apposto il timbro uniforme Schengen sul documento di viaggio).
La soluzione offerta dal Ministero dell'Interno con le circolari n. 32/2007 e n. 14/2008 è che in tali casi (cittadinanza iure sanguinis o per riacquisto) è sufficiente la dichiarazione di presenza da rendersi entro 8 giorni dall'ingresso in Italia (con regolare visto), al fine dell'iscrizione anagrafica e dell'avvio della procedura di cittadinanza.
In tali ipotesi, la necessità del permesso di soggiorno sorge solo se l'iter amministrativo per il riconoscimento della cittadinanza si protrae oltre i 90 giorni consentiti dal visto di ingresso, per cui in tali situazioni la Questura rilascia il permesso.
I documenti necessari
Il richiedente deve avere un alloggio in Italia e mezzi economici sufficienti per mantenersi.
Sono necessari i seguenti documenti:
- fotocopia del passaporto (tutte le pagine);
- fotocopia del permesso di soggiorno precedente;
- dichiarazione rilasciata dal Comune di residenza o dall'autorità consolare italiana in cui si afferma che è iniziato il procedimento di concessione o riconoscimento della cittadinanza italiana;
- marca da bollo da euro 16,00;
- documenti sull'alloggio (atto di proprità, contratto di affitto o dichiarazione di ospitalità);
- documenti sui mezzi di sostentamento (cud, fideiussione bancaria, polizza fideiussoria, altro).
Il titolare del permesso per motivo di attesa della cittadinanza ha l'obbligo di iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale (articolo 34, comma 1, lettera b del Decreto Legislativo n. 286/98).
Dove si presenta la domanda?
La domanda può essere inoltrata attraverso la Posta, dove è disponibile il "kit" contentente il modulo da compilare (modello 209).
È necessario fare due versamenti di denaro alla Posta, di € 27,50 ed € 30,00.
Alla domanda (modello 209) vanno allegati i documenti sopra indicati.La domanda, debitamente compilata e con i relativi allegati, è spedita alla Questura della provincia di residenza.
Ricevuta la documentazione, la Questura contatta il richiedente e fissa un appuntamento per la registrazione dei dati personali.
In questa sede, si dovranno consegnare quattro fotografie in formato tessera e mostrare il passaporto e la ricevuta postale della domanda del permesso di soggiorno.
Una volta ricevuto il permesso e dopo ogni rinnovo, è necessario recarsi al Comune in cui si abita per rinnovare la registrazione della residenza con i seguenti documenti: passaporto e permesso di soggiorno.