Il Giudice di Pace di Firenze ha annullato un provvedimento di espulsione nei confronti di uno straniero irregolare, ritenendo preminente il diritto all'unità familiare (Giudice di Pace di Firenze, sentenza del 27 novembre 2015, n. 4849).
I fatti
Il Prefetto di Firenze aveva disposto l'espulsione nei confronti di un cittadino albanese che si era trattenuto nel territorio italiano oltre i 90 giorni di validità del visto turistico.
Lo straniero ha impugnato il provvedimento di espulsione dinanzi al Giudice di Pace di Firenze, ottenendone l'annullamento.
Le motivazioni
Secondo il Giudice di pace, infatti, lo straniero avrebbe acquisito il diritto a restare nel territorio e ad effettuare il ricongiungimento familiare in quanto nel frattempo lo stesso si era integrato sul piano sociale e familiare.
In particolare risultava che lo stesso era convivente con i genitori, regolarmente soggiornanti in Italia; frequentava con profitto una scuola professionale ed aveva anche ottenuto una borsa di studio.
In questo contesto, il Giudice ha quindi ritenuto di dover tutelare l'unità familiare e il radicamento affettivo e sociale, dedotto dallo straniero, sulla base degli articoli 2 della Costituzione e dell'articolo 8 della CEDU, nonché secondo le indicazioni di cui all'articolo 13, comma 2 bis, del Decreto Legislativo n. 286/98.