Il Ministro dell'Interno Maroni, con una direttiva del 14 agosto 2009 indirizzata a tutti i Prefetti, ha puntualizzato alcuni principi per rafforzare la sicurezza stradale.
In particolare ha affermato che le regole a presidio della sicurezza stradale devono rappresentare uno strumento reale di prevenzione e repressione.
È stato poi adottato un protocollo operativo che contiene le istruzioni per attuare la prevenzione degli infortuni stradali mediante il controllo dei limiti di velocità.
In particolare il compito di disciplinare l'utilizzo degli autovelox è stato affidato ai Prefetti e agli organi di polizia.
Viene quindi escluso l'appalto dei servizi di accertamento a società private. Il controllo della velocità, infatti, costituisce un "servizio di polizia" che non può essere delegato ad imprese che noleggiano gli apparecchi.
Sono previsti, inoltre, controlli periodici di funzionalità degli apparecchi e le modalità di segnalazione della presenza delle postazioni di controllo.
La novità importante è che non saranno più possibili appostamenti di pattuglie nascoste.
La presenza di postazioni di controllo sia fisse che mobili, infatti, dovrà essere adeguatamente segnalata.
Ciò attraverso la collocazione di appositi segnali stradali da installarsi ad una congrua distanza dal luogo in cui viene utilizzato il dispositivo.
In particolare, per il calcolo delle distanze di avvistamento del segnale, si fa riferimento all'art. 79, comma 3 del Regolamento di Esecuzione del Codice della Strada, che stabilisce le seguenti distanze minime:
Tipi di strade |
Segnali di pericolo |
Segnali di prescrizione |
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Autostrade e strade extraurbane principali | m 150 | m 250 |
Strade extraurbane secondarie e urbane di scorrimento (con velocità superiore a 50 km/h) | m 100 | m 150 |
Altre strade | m 50 | m 80 |