In tema di arresto in flagranza, la Cassazione a Sezioni Unite ha stabilito che non sussiste la flagranza e quindi non è legittimo l'arresto, laddove questo si basi esclusivamente sulle dichiarazioni rese da soggetti che non hanno direttamente assistito al reato (Cassazione, Sezioni Unite, sentenza del 21 settembre 2016, n. 39131).
La Cassazione, infatti, ribadisce che affinchè si abbia "flagranza" è necessario che vi sia la certezza o l'altissima probabilità che la persona arrestata sia la stessa che ha commesso il reato.
Pertanto, la privazione pur provvisoria della libertà personale, effettuata ad iniziativa della polizia giudiziaria e in assenza di un provvedimento motivato del magistrato, deve fondarsi esclusivamente sulla relazione tra la percezione diretta del fatto ed il successivo arresto.
Nel caso affrontato dalla Corte, ad esempio, non è stato ritenuto legittimo l'arresto in quanto colui che aveva inseguito il reo non aveva direttamente assistito al fatto.